E’ preliminarmente utile ricordare che la consegna del prospetto paga al lavoratore, è un adempimento a cui il datore è tenuto obbligatoriamente, come previsto dalla L.4/1953, e può avvenire anche in via telematica.

Il precedente sistema sanzionatorio (art.5, L.4/1953) prevedeva semplicemente una sanzione amministrativa pecuniaria di importo variabile tra €150 e €900, nei casi di omessa o inesatta registrazione, o per mancata o ritardata consegna del prospetto paga.

Il D.lgs. 151/2015 del 14/09/2015 ha modificato il regime delle sanzioni previste nei casi di: errate o omesse registrazioni nel prospetto paga e di mancata o ritardata consegna del prospetto paga al dipendente. In particolare, l’articolo 7 del presente decreto ha sostituito la precedente previsione contenuta, introducendo un regime sanzionatorio a doppio canale:

• Un regime “ordinario” nei casi di mancata o ritardata consegna, omissioni o inesattezze nelle registrazioni nel prospetto paga: in tutti questi casi rimane la sanzione amministrativa pecuniaria con importo variabile tra €150 e €900;

• Un altro regime, che potremmo definire “progressivo”, che collega l’importo della sanzione all’entità della violazione:

1. Se la violazione è riferita ad un numero di dipendenti superiore a 5 o per un periodo di tempo superiore a 6 mesi, l’importo della sanzione è compreso tra €600 e €3600;
2. Se la violazione è riferita, invece, ad un numero di dipendenti superiore a 10 o per un periodo di tempo superiore a 12 mesi, l’importo della sanzione è compreso tra €1200 e € 7200.

Occorre infine ricordare che una parziale deroga alle norme di cui sopra è prevista nel caso in cui il datore non adempia direttamente mediante consegna del prospetto paga ai propri dipendenti ma indirettamente consegnando il Lul (libro unico del lavoro): le eventuali sanzioni applicabili alla fattispecie diventerebbero quelle previste per le registrazioni del Lul e non quelle per le registrazioni del prospetto paga.